Thursday, April 28, 2005

Guccini - Scirocco

Ricordi le strade erano piene di quel lucido scirocco
che trasforma la realtà abusata e la rende irreale,
sembravano alzarsi le torri in un largo gesto barocco
e in via dei Giudei volavan velieri come in un porto canale.
Tu dietro al vetro di un bar impersonale,
seduto a un tavolo da poeta francese,
con la tua solita faccia aperta ai dubbi
e un po' di rosso routine dentro al bicchiere:
pensai di entrare per stare assieme a bere
e a chiaccherare di nubi...

Ma lei arrivò affrettata danzando nella rosa
di un abito di percalle che le fasciava i fianchi
e cominciò a parlare ed ordinò qualcosa,
mentre nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi
e le lacrime si aggiunsero al latte di quel tè
e le mani disegnavano sogni e certezze,
ma io sapevo come ti sentivi schiacciato
fra lei e quell' altra che non sapevi lasciare,
tra i tuoi due figli e l' una e l' altra morale
come sembravi inchiodato...

Lei si alzò con un gesto finale,
poi andò via senza voltarsi indietro
mentre quel vento la riempiva
di ricordi impossibili,
di confusione e immagini.

Lui restò come chi non sa proprio cosa fare
cercando ancora chissà quale soluzione,
ma è meglio poi un giorno solo da ricordare
che ricadere in una nuova realtà sempre identica...

Ora non so davvero dove lei sia finita,
se ha partorito un figlio o come inventa le sere,
lui abita da solo e divide la vita
tra il lavoro, versi inutili e la routine d' un bicchiere:
soffiasse davvero quel vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro alla faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri della case,
dietro allo specchio segreto d' ogni viso,
dentro di noi...

Saturday, April 16, 2005

Vinicio Capossela - Scivola vai via

Senza eta'
il vento soffia la
sua immagine
nel vetro
dietro il bar
gocce di pioggia
bufere d'amore
ogni cosa passa e lascia

Scivola,
scivola vai via
non te ne andare
scivola,
scivola vai via
via da me

Canzoni e poesie
pugnali e parole
i tuoi ricordi
sono vecchi ormai
e i sogni di notte
che chiedono amore
cadono al mattino
senza te
cammina da solo
urlando ai lampioni
non resta che cantare ancora

Scivola,
scivola vai via
non te ne andare
scivola,
scivola vai via
via da me

Monday, April 11, 2005

Train - Drops of Jupiter

Now that she’s back in the atmosphere
With drops of jupiter in her hair, hey, hey
She acts like summer and walks like rain
Reminds me that there’s time to change, hey, hey
Since the return from her stay on the moon
She listens like spring and she talks like june, hey, hey

Tell me did you sail across the sun
Did you make it to the milky way to see the lights all faded
And that heaven is overrated

Tell me, did you fall for a shooting star
One without a permanent scar
And did you miss me while you were looking at yourself out there

Now that she’s back from that soul vacation
Tracing her way through the constellation, hey, hey
She checks out mozart while she does tae-bo
Reminds me that there’s time to grow, hey, hey

Now that she’s back in the atmosphere
I’m afraid that she might think of me as plain ol’ jane
Told a story about a man who is too afraid to fly so he never did land

Tell me did the wind sweep you off your feet
Did you finally get the chance to dance along the light of day
And head back to the milky way
And tell me, did venus blow your mind
Was it everything you wanted to find
And did you miss me while you were looking for yourself out there

Can you imagine no love, pride, deep-fried chicken
Your best friend always sticking up for you even when I know you’re wrong
Can you imagine no first dance, freeze dried romance five-hour phone conversation
The best soy latte that you ever had . . . and me